Lo Spinoso di Menfi è il carciofo con la storia più lunga della Sicilia occidentale (perfino Goethe ne dà testimonianza in uno dei suoi manoscritti). L'areale di produzione si trova in prossimità dei templi di Selinunte e l'ecotipo locale è ancora presente su modestissime superfici di circa 10 ettari, su un totale di 400 ettari coltivato con altre varietà di carciofo non autoctone. La stagione di raccolta inizia a dicembre e termina ad aprile. La famiglia Romano, di generazione in generazione, ha dedicato molta attenzione alla selezione delle migliori piante di Spinoso, promuovendo, la fondazione dell’Associazione dei "Produttori Carciofo Spinoso di Menfi". Nel 2012 grazie all'attenzione di Slow Food per i prodotti a rischio di estinzione, lo Spinoso ha ottenuto l’importante riconoscimento del "Presidio Slow Food". Ciò ha permesso di far conoscere il prodotto oltre i confini regionali, nazionali ed europei, ottenendo grandi consensi tra i ristoratori ed i consumatori che ne apprezzano le caratteristiche organolettiche e la semplicità di utilizzo in cucina. Da alcuni anni, l’associazione dei produttori sta operando per salvare lo Spinoso dall’abbandono, dovuto prevalentemente alla scarsa produttività, alla lentezza del ciclo di produttivo (tempo che intercorre tra l’inizio e la fine della produzione) e alla presenza di spine. Sono questi i motivi principali per il quale stenta ad affermarsi ma al tempo stesso ha delle caratteristiche che lo rendono unico quali la complessità aromatica, l’alto contenuto di fibre e una straordinaria croccantezza